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Grandi piloti,auto storiche e il golf, per celebrare la 4a ed. “La Volpe Argentata” al golf dellla Montecchia Padova, l'anniversario della vittoria di Piero Taruffi, el Zorro Plateado, alla Carrera Panamericana

Comunicato La Volpe Argentata

Sarà una scelta difficile quella dei giudici del Concorso di Eleganza “La Volpe Argentata 2021” 4a edizione e dei piloti ospiti di questa incredibile giornata: Vittorio Caneva una delle icone storiche dei rally in Italia, Gabriele Tarquini ex pilota di Formula 1, campione mondiale di velocità turismo e Gianfranco Cunico campione del mondo di rally. Saranno loro, con anche il supporto del pubblico e degli appassionati, a votare tra le trenta auto iscritte, quelle più belle, comprese la Best of Show e il miglior restauro. L’appuntamento è per sabato 17 luglio dalle ore 10 nella bellissima location del Golf della Montecchia, percorso del Gruppo PlayGolf54 partner di Prisca Taruffi, che attraverso ricordi e testimonianze vuole celebrare con motori e golf, sportivi e campioni del volante, i 70 anni della storica vittoria di suo padre, l’Ing. Piero Taruffi alla Carrera Panamericana. Allora, lui guidava una Ferrari 212 Inter Vignale e grazie alle sue doti di pilota, recordman e progettista regalò una delle prime vittorie internazionali a Enzo Ferrari, sui 3000 chilometri di una corsa su strada che tuttora rimane la più lunga e impegnativa per auto e piloti.
Come tradizione vuole, di padre in figlia, Prisca sarà, proprio quest’anno, la Grand Marshal della Carrera Panamericana che si svolgerà in Messico ad ottobre, in coppia con la giornalista Savina Confaloni e in collaborazione con la Fondazione Italia-Messico presieduta da Alejandra Olay, promuoveranno la parità di genere, un tema di grande attualità e valore sociale internazionale. Guideranno una Alfa Romeo Giulietta Sprint del ’56 gentilmente concessa dall’Architetto messicano Francisco Lopez Guerra, grande collezionista e appassionato di Alfa Romeo, nonché amico di Piero Taruffi con il quale aveva collaborato all’organizzazione della Carrera. In mostra al Golf della Montecchia sia la Ferrari 212 Inter Vignale il modello della vittoria di Taruffi, gentilmente messa a disposizione dal collezionista piemontese Giorgio Vinai e la Giulietta Sprint del ’57 con la quale nel 2002 Prisca partecipò alla Carrera con la squadra Alfa Romeo della Scuderia del Portello, insieme a due miti dell’automobilismo: Arturo Merzario e Clay Regazzoni, messa a disposizione da Marco Cajani, Presidente della Scuderia.
Nella stessa giornata al Golf della Montecchia, si vivranno grandi emozioni legate alla passione per i motori e avvincenti sfide sul campo da golf con una ProAm PGAI dal titolo “La Volpe Argentata” by Montecchia Classic Cars, durante la quale i piloti formeranno uno speciale team di golf. La formula di gara è di 18 buche medal, 2 score su 4 giocatori e per ogni squadra di tre amateur sarà affiancato un professionista.
Oltre agli importanti patrocini di Aci, Aci Storico, PGAI, Museo Mille Miglia, Coni Nazionale e del Comune di Padova e della Città di Selvazzano Dentro, si aggiunge il sostegno e la collaborazione di Quality Cars, Autopatavium, Sara Assicurazioni, RE/MAX ITI Casa RE, Care your Passion, Eberhard & Co. Watches, Wellness Hotel Terme delle Nazioni, media partner Golf & Turismo. All’organizzazione hanno contribuito i partner tecnici Green Division, Cantina Puiatti, Calegaro Argenti, Caffè del Doge, Fidelitas, Pasta Felicetti, Shopper Center, Atelier del Miele, Sanitec, 813 di Annalisa Giuntini, Adamas Caviar e Frutta Lola.
Il Golf della Montecchia è location ideale per l’evento, sia per gli ampi spazi che per l’estrema attenzione ai protocolli di sicurezza, che hanno permesso la riapertura dell’impianto sportivo già a maggio dell’anno scorso. 
Per tutti i partecipanti ci sarà alle 18 la sfilata della auto e un momento conclusivo con premiazioni e apericena a bordo piscina a cura della Montecchia Green. La ProAm avrà un montepremi di 20mila euro, tra i più interessanti nel calendario PGAI ma altrettanto prestigiosi saranno i premi del Concorso di Bellezza delle auto: The Best of Show riceverà il modellino del Bisiluro, simbolo delle grandi imprese di Piero Taruffi che cambiò per sempre la storia del mondo dei motori, messo a disposizione dalla Famiglia Taruffi, in palio anche un’opera di Roberto Bertazzon - opera unica parte della collezione Bozzetti Perbenini – l’artista sarà ospite della giornata. In concorso anche auto uniche come la FIAT 1100E Ghia del ’50,  l’OSCA 1600 GT Touring del ’60 entrambe della collezione di Corrado Lopresto mentre in giuria, insieme al Presidente Onorario Prisca Taruffi anche Emiliano Torkar capo giuria, Attilio Facconi giornalista, il collezionista e appassionato Pietro Galtarossa e Lorenzo Lovison esperto di auto storiche.


NOTE e CURIOSITA’ SU PIERO TARUFFI – EL ZORRO PLATEADO

Quando mio padre 70 anni fa vinse la Panamericana, per tutti i messicani diventò El Zorro Plateado ovvero La Volpe Argentata, un appellativo che ben lo rappresentava, non solo per i capelli bianchi ma soprattutto per la sua astuzia nelle strategie di gara - racconta Prisca –  Nel 1951 Enzo Ferrari decise di partecipare alla Carrera messicana con due berlinette ‘212 Inter’ che affidò rispettivamente a mio padre in coppia con Luigi Chinetti e a Ascari/Villoresi”. 

L’Ing. Piero Taruffi fu l’unico pilota italiano che prese parte a tutte e cinque le edizioni della Carrera Panamericana, dal 1950 al 1954. Oltre alla vittoria nell’edizione del 1951, arrivò secondo nel 1953 dietro al compagno di squadra Fangio su Lancia 3300. In suo onore venne addirittura coniato il verbo “tarufear” per indicare il correre veloce. La maggior parte dei tassisti messicani aveva sul cruscotto la foto del "Zorro Plateado” di fianco a quella della Beata Vergine di Guadalupe. L’amico e rivale Tazio Nuvolari lo definì lo “stradista più forte del mondo” avendo vinto tutte le corse su strada più importanti, come la Targa Florio del 1954 e l’ultima Mille Miglia della storia dell’automobilismo nel 1957, quando aveva già 50 anni. Il suo palmares, sia sulle quattro che sulle due ruote, lo consacrò al mito futurista dell'uomo volto al raggiungimento della massima velocità. 
 

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