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Il vice-Ministro dei Trasporti on. Galeazzo Bignami è intervenuto ad Auto e Moto d’Epoca a
Bologna durante il talk organizzato da ACI Storico nel Padiglione 31 della Fiera di Bologna
“L’heritage è un asset da valorizzare anche nella transizione in atto”. Invitato al dibattito dal Presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani, il vice-Ministro Bignami ha sottolineato l’importanza fondamentale dei dipartimenti classici delle Case automobilistiche, in particolare quelli che operano nella Motor Valley, depositari degli archivi storici di marca e di competenze assolute nel restauro e nella certificazione delle proprie auto storiche.
In particolare l’On. Bignami si è detto favorevole, anche a nome del Governo, al progetto di
revisione e attualizzazione dell’art. 60 del Codice della Strada, che nella sua attuale stesura risale a oltre 30 anni fa, quando il motorismo storico aveva dimensioni e interesse nettamente inferiore a quello attuale. Da poche decine di migliaia di appassionati, oggi l’heritage appassiona due milioni di italiani, come evidenziato dal 1° Rapporto sul Motorismo Storico in Italia, un’indagine realizzata nei mesi scorsi dalla Fondazione Caracciolo, il Centro Studi dell’Automobile Club. “È fondamentale mantenere integra l’identità del patrimonio culturale automobilistico storico dell’Italia – ha affermato il vice-Ministro - a maggior ragione in un momento di transizione della mobilità: siamo i custodi di un valore antico, ma che non può essere soltanto contemplativo. Le auto storiche sono opere d’arte che devono poter essere utilizzate”.
L’On Bignami ha anche ricordato il recente importante traguardo raggiunto a favore degli appassionati, con il significativo contributo dell’ACI, sulle “targhe storiche”, che consentiranno entro la fine dell’anno ai collezionisti di ottenere la riassegnazione della targa di prima immatricolazione per i veicoli storici ritargati, aggiungendo un ulteriore tassello alla tutela dell’originalità. “Questo Governo intende durare tutti i cinque anni della Legislatura: avremo tempo per risistemare tutti gli aspetti critici che riguardano il comparto automotive, delle auto storiche e della mobilità in generale” - ha specificato il vice-Ministro Bignami, che ha chiuso il suo intervento con un accenno all’abolizione del superbollo che grava sulle auto con potenza superiore ai 185 kW, la cui introduzione ha penalizzato sia il mercato del nuovo, sia quello dell’usato, ma ha contribuito anche a impoverire il patrimonio automobilistico nazionale, con molti esemplari destinati a diventare dopo pochi anni di interesse storico che sono stati esportati all’estero.
“L’immagine sbagliata che alcuni hanno dei possessori di auto sportive e potenti, attualmente gravate dal superbollo, è quella di super-ricchi – ha evidenziato il vice-Ministro - quando invece magari sono soltanto e semplicemente appassionati. Questo Governo pensa che tale tassa debba essere cancellata, magari all’interno di una revisione complessiva della fiscalità iniqua che grava anche su altri settori (per esempio quello delle imbarcazioni da diporto). Perché il rischio è il depauperamento del patrimonio nazionale. Ovviamente bisogna tenere conto delle esigenze di natura finanziaria dello Stato e, soprattutto, occorre evitare il rischio che un provvedimento di tal genere possa essere strumentalizzato”.