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La storia del motorsport nel Tempio della Velocità

Sul Monza Eni Circuit, a conclusione dell’emozionante weekend di gara della scorsa settimana che ha visto trionfare il portacolori Ferrari, il giovanissimo Charles Leclerc, in un tripudio di emozioni tra la gioia di tifosi festanti, è stato dedicato uno spazio anche alle vetture storiche. 

I campioni moderni hanno avuto un rendez-vous ravvicinato con la storia dell’automobilismo nella Drivers’ Parade, al culmine del weekend, grazie anche al prezioso contributo organizzativo di ACI Storico. Differenti epoche del motorsport si sono unite sotto gli occhi dei presenti con un giro di pista in parata che ha visto i due piloti della scuderia dell’iconico cavallino rampante, Vettel e Leclerc, rispettivamente sulle vetture e a fianco dei proprietari di una Ferrari 275 GTS del 1965 – un modello spider disegnato da Pininfarina - e di una 375 MM Pininfarina del 1953, auto vincitrice della 24 Ore di Spa, la 1000 Km del Nürburgring, la 12 Ore di Reims e la 1000 Km di Buenos Aires.
Tra le rosse in pista anche la Ferrari 750 Monza del 1955, sulla quale era presente in parata Grosjean (HAAS); quest’ultima fu la prima vettura a legare il proprio nome a quello dell’Autodromo lombardo, con carrozzeria Scaglietti disegnata dallo stesso Dino Ferrari
L’auto più antica ha invece “ospitato” in pista Kimi Raikkonen, un’Alfa Romeo 6C 2500 Spider Colli del 1947. Questa “6 Cilindri Super Sport” da competizione corse numerose gare alla fine degli anni Quaranta. Trasformata dallo specialista Canavesi e carrozzata dai fratelli Colli, si classificò decima alla 1000 Miglia del 1947, sesta e prima di classe nel 1948 e cinquantanovesima nel 1949. 
Lewis Hamilton ha seduto in pista invece su una rarissima spider di casa Mercedes, la 300 SC Cabriolet del 1957, uno dei cinquanta modelli cabriolet della già limitata tiratura di Mercedes 300 SC (200 pezzi prodotti dal 1955 al 1958). 

In apertura della parata hanno sfilato anche la Isotta Fraschini Tipo 8A 1929 in rappresentanza dei Vigili del fuoco, l’Alfa Romeo 6C 1750 SS “ZAGATO” 1929 e la Lancia Ardea 1939 in rappresentanza dell’Esercito Italiano e, infine, la Ferrari 250 GT/E 1962 per la Polizia di Stato. 

Un’occasione di ammirare dei gioielli unici, condotti in pista da campioni che infiammano i circuiti del Gran Premio appassionando migliaia di spettatori durante gli emozionanti weekend di gara, in un connubio di tradizione e modernità, il cui unico vero fil-rouge è l’indissolubile passione per lo sport e l’amore per l’automobilismo di tutte le epoche. 
 

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