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Le Madonie e la sopraelevata di Monza, un legame di sport e storia

Lo sforzo finale per arrivare al traguardo nonostante la rottura della frizione a circa tre chilometri dall’arrivo, che ha costretto Eugenio Mosca e Simone Tacconi a diversi numeri di “equilibrismo” per destreggiarsi in quella situazione nel centro pedonale di Palermo, è stato ripagato dal 7° posto di classe 2 e 43° assoluto nella classifica finale (sui 51 classificati) della Targa Florio Classica, disputata lo scorso fine settimana con partenza e arrivo nella centralissima piazza Verdi a Palermo. 

Ma soprattutto, la grande soddisfazione per l’equipaggio Monza Racing è quella di aver portato la Porsche 356 Pre A del 1954 con i colori MAFRA e Automobilismo d’Epoca sul palco di arrivo, tagliando ufficialmente il traguardo finale al termine una gara dura come la 101^ edizione della Targa Florio. A maggior ragione perché  nell’occasione  l’equipaggio lombardo ha vestito anche i panni di ambasciatore dell’Autodromo di Monza, partendo dalla sopraelevata dell’impianto brianzolo per siglare una sorta di gemellaggio tra due miti italiani della storia del motorsport nazionale: il terzo autodromo più antico al mondo, realizzato nel 1922, e la corsa più antica al mondo, con la prima edizione datata 1906. 

Perciò, doppia soddisfazione per Mosca e Tacconi. Perché considerata la mancanza di esperienza in questa sofisticata tipologia di gara e nonostante il molto tempo perso per l’inconveniente finale il risultato finale è più che onorevole. E per avere centrato l’obbiettivo iniziale, portando a termine  gli oltre 800 km di gara, distribuiti su tre tappe, lungo i quali è stato possibile ammirare alcuni tra i più suggestivi luoghi della Sicilia e vivere momenti di grande emozione, come percorrere buona parte del circuito “Piccolo” delle Madonie e la mitica pit lane di Floriopoli. Emozioni che Eugenio Mosca, nella sua veste di inviato dall’abitacolo, racconterà agli appassionati lettori della rivista Automobilismo d’Epoca e del web. 

Peraltro, la “Porschina” griffata MAFRA è stata tra le vetture più ammirate, sia in piazza Verdi sia nei molti paesi toccati lungo il percorso di gara, anche perché molto spesso accompagnata dalle affascinanti miss MAFRA, che non si sono risparmiate coinvolgendo gran parte dei partecipanti in una dimostrazione pratica di trattamento di bellezza della propria automobile con i prodotti offerti nel “welcome kit” MAFRA: tra questi, la cera Last Touch con relativo panno in microfibra, e un kit composto da due flaconcini da 125 ml. di HP12, sgrassante per sporchi difficili e trattamento delle superfici plastiche, e di Glass Cleaner per la pulizia di vetri e cristalli.

La stagione sportiva della scuderia Monza Racing proseguirà all’insegna delle auto storiche, con il prossimo appuntamento fissato per il prossimo sabato 6 maggio sulla pista di Imola, dove Eugenio Mosca piloterà in una delle sessioni del Minardi Day il prototipo AMS-Alfa Romeo con i colori della Scuderia Monzeglio Corse messo a disposizione dalla Scuderia del Portello.     

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