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Trecento sessantaquattro chilometri hanno affrontato gli equipaggi nelle prime due tappe della Targa Florio Classica e, dopo poco più di dodici ore di gara, sono solo otto centesimi di secondo a separare due concorrenti in testa. E' stata una seconda giornata della "Cursa" 2019 che ha riservato forti emozioni e richiesto grande impegno, in pieno stile del Campionato Italiano Grandi Eventi ACI Sport. E' stata lunga, per certi versi infinita, sicuramente indimenticabile per le suggestive zone attraversate da un percorso che dal Museo dei Motori e dei Meccanismi del sistema museale di Palermo ha portato la teoria di auto e piloti e assistenti e team ad Agrigento, quindi tornare alla base allestito nel campus palermitano.
E' stata la tappa che ha visto svilupparsi la decisa e rabbiosa rimonta di Mario Passanante, il campobellese che con la Fiat 508 C del 1937 nei colori Ma Fra e condivisa con Himara Bottini, a Corleone ha raggiunto Giovanni Moceri. Al fianco del "medico e campionissimo", anch'egli a bordo di un identico modello della vettura torinese, ma del 1939 e nei colori della Scuderia Targa Florio, con la quale era al comando della gara dopo le prime frazioni cronometrate, Passanante ha idealmente guidato per alcuni chilometri sulle prove della Conca d'Oro. Solo qualche infinitesimale frazione di secondo ha diviso i due assi, inscenando un duello alla Bartali e Coppi. Il fantastico testa a testa è durato sino al Castello Chiaromonte di Siculiana. Da lì in poi, nelle terre di Andrea Camilleri, Passanante ha allungato di quel poco che gli ha permesso di arrivare alla fine della giornata con otto centesimi di secondo di vantaggio. Pochissimi, ma sufficienti a permettergli di guardare alla terza tappa di oggi con più fiducia: "E' stata una bella giornata. Bello il percorso, esaltante il confronto con Moceri". Da parte sua Moceri non ha nulla da recriminare, forse ... "Alcune mie piccole sbavature hanno influito, ma su 360 chilometri e sessanta prove mi vanno anche bene. Con Valeria (ndr Dicembre) siamo praticamente perfetti ma oggi sarà diverso, le strade del mito ci daranno una carica differente".
Sarà ancora battaglia nelle prossime ore, per la gioia loro ed anche per i tanti appassionati che hanno seguito la Targa Florio Classica sulle strade agrigentine e lo faranno ancor più oggi nelle piazze dove tutto ha avuto inizio cento e più anni fa: Tribune di Cerda, Floriopoli, Caltavuturo, Polizzi Gerosa, Cefalù nelle quali confida Nino Margiotta per proseguire la sua scalata al vertice. Il campobellese che vive nel cuneese e guida la Volvo PV 444 del 1947, assieme alla moglie Valentina La Chiana, è terzo con poco più di un secondo da recuperare. La tensione è alta tra le fila del Volvo Club. Il campione italiano di regolarità 2019, Massimo Zanasi, si sta confermando tale anche nei Grandi Eventi al volante della Volvo Amazon PV200 1958. Assieme a Barbara Bertini alle note, Zanasi è quarto, di poco avanti al friulano canoista Andrea Giacoppo, ottimo quinto con la Mercedes 230 SL del 1965 che condivide con Daniela Grillone Teciou. La Top five non è affaire riservato a pochi. Il ferrarese Fabbri è lì, ad un passo, sesto con la Volvo PV 544 1965, il lombardo Cavalleri è settimo con una vettura tra le più datate: la Fiat 508 Spider del 1932, a precedere il ferrarese Sergio Sisti, su Lancia Aprilia del 1937. Nono è il romano Ermanno De Angelis, al volante della Cisitalia 202 SMM Nuvolari del 1947, schierata dal MAUTO Museo dell'Auto Torino affiliato ACI Storico, mentre è decimo Ezio Sala con la Lancia Aprilia del '37 nei colori della Emmebi 70.
E' quattordicesimo il primo degli equipaggi stranieri: i giapponesi Yokota Mashiro ed Oki Etsuko su Lancia Aprilia 1937, quarantaseiesimi sono gli olandesi Van Der Ent Frank e Postma Pieter su Alfa Romeo Giulia Super 1967
Targa Florio Classica 2019 è affiancata dagli Official Sponsor ACI Global Servizi, MA FRA, SARA, dall'Official Timekeeper TAG Heuer, oltre dai Technical Partner Chin8Neri, Winner.