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Comunicato stampa Automobile Club Torino
L’Automobile Club di Torino organizza in collaborazione con ACI Storico domenica 10 ottobre l’edizione 2021 di “Ruote nella Storia”, raduno per auto storiche che prevede la partenza a Torino, la visita alle Cantine del Castello di Azeglio e sosta gastronomica presso il Lago di CandiaCanavese. All’evento, patrocinato dalla Città di Torino e dal Comune di Azeglio, partecipano oltre 50 vetture di interesse storico e collezionistico, consentendo ai partecipanti di condurre i propri mezzi visitando luoghi di grande interesse culturale.
Il programma prevede il ritrovo al mattino nella suggestiva e scenografica piazza Vittorio di Torino, da dove la carovana parte alle ore 9,45 in colonna assistita dalla Polizia Municipale di Torino, sul percorso: Piazza Vittorio Veneto, Via Po, Giardini Reali, Corso San Maurizio, Corso Palermo, Corso Giulio Cesare, per Autostrada Torino Aosta.
Alle ore 10,45 l’arrivo in piazza Massimo d’Azeglio del Comune di Azeglio, dove è prevista la visita al Parco e al Castello.
L’appuntamento nel borgo piemontese prosegue il percorso di successo dell’evento “Ruote nella Storia 2021” con un programma sportivo e gastronomico-culturale, ed i partecipanti saranno coinvolti a guidare le proprie vetture d’epoca o di interesse storico, negli spettacolari e suggestivi percorsi piemontesi, per poi visitare il meraviglioso parco e le rinomate Cantine del Castello di Azeglio.
Il Castello si erge su una collina che domina l’abitato del piccolo paese di Azeglio, in provincia di Torino, vicinissimo alla provincia di Vercelli. Siamo nel Canavese, a poca distanza dal lago di Viverone, nella magica atmosfera della campagna piemontese, tra autentici crocevia della storia e patrimoni naturali ancora da scoprire.
Il Castello di Azeglio è immerso in un parco secolare, circondato da alberi di incredibile bellezza, piante di ogni genere, frutteti e – naturalmente – i vigneti dell’Erbaluce di Caluso.
La parte a nord-ovest del Castello è la più antica: risale al Medioevo e di quel periodo è possibile, ancora oggi, riscontrare i segni caratteristici di un’architettura sobria e massiccia. Diversa è invece la facciata che guarda a sud-est, costruita e ricostruita in varie epoche, con i segni di un’evoluzione architettonica che fa di questo palazzo un pezzo decisamente unico nel panorama italiano.
Il Castello di Azeglio appartenne anche a Massimo D’Azeglio, eroe del Risorgimento, imparentato con la famiglia d’Harcourt che oggi ne è la proprietaria e che del Castello ha fatto il centro dell’attività vitivinicola con l’Erbaluce di Caluso nelle sue tre diverse declinazioni: bianco fermo, spumante e passito.
Al termine della visita i partecipanti proseguiranno verso il Lago di Candia sulle bellissime e suggestive strade del Canavese con attraversamento di paesi e borghi storici ed affascinanti.
Circondato dalle colline moreniche su cui sorgono gli antichi borghi di Candia Canavese, Vische e Mazzè, il Lago di Candia è screziato di mille colori che mutano al volgere delle stagioni.
Il Lago di Candia si estende per quasi 350 ettari che comprendono, oltre al lago vero e proprio, la palude e la paludetta, ovvero la zone più significative dal punto di vista naturalistico.
Ne è conferma l’inserimento fra i Siti di Interesse Comunitario ai sensi della Direttiva "Habitat" dell’Unione Europea.
Situato fra il paese omonimo e Mazzè, a una quota di 226 m, il lago ha una superficie di 1.5 Kmq e una profondità media di 4.7 m.
Il compito di alimentarlo spetta ad alcune sorgenti situate lungo la costa meridionale. Del deflusso si incarica il Canale Traversaro, zona di particolare interesse per la vegetazione.
Oltre 400 sono le specie floreali presenti, fra le quali alcune varietà idrofile non comuni.
Dal punto di vista faunistico la ricchezza maggiore è sicuramente rappresentata dall’avifauna.
Situato sulla rotta "sud-occidentale", il Lago di Candia è, infatti, un importante luogo di sosta per gli uccelli svernanti e di passo: 200 le specie censite, tra le quali il tarabuso, il tarabusino, l’airone rosso e, in particolare, la moretta, che ha fatto del parco una dei principali siti di nidificazione in Italia.
Poche e vaghe sono le notizie storiche sulla fauna ittica. Per certo si sa che sul lago insistono fin dal XVI secolo dei diritti di uso civico per la pesca professionale, unica fonte di sostentamento, fino a pochi decenni or sono, per decine di famiglie locali. Tra le specie presenti, la carpa, la tinca, il luccio, il cavedano, la scardola, il persico trota, il persico reale e il pesce gatto.
Il parco è interessante non solo per l’ambiente lacustre, ma anche per gli spazi circostanti: boschi, canneti e prati. La presenza del Parco si pone come elemento di tutela del territorio e di possibile sviluppo dell’area.
Foto edizione 2019