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Vesco e Guerini vincono il Gran Premio Nuvolari

Due centesimi di secondo, un battito di ciglia, o qualche decina di centimetri è la distanza temporale o metrica che ha diviso Vesco e Guerini, da Tonconogy e Ruffini al traguardo di Piazza Sordello. Un'inezia, veramente un niente ha dato all'equipaggio bresciano con la BMW 328 del 1939 la certezza della vittoria nella ventisettesima edizione del Gran Premio Nuvolari, mentre alla copia argentino - italiana in gara con la Bugatti Type 40 del 1927 ha lasciato il secondo posto.

“Quest’anno è stata veramente durissima e ce la siamo giocata proprio fino all’ultima prova. Negli anni abbiamo collezionato tanti successi, ma vincere una gara così difficile anche con una vettura diversa dalla nostra Balilla e con un coefficiente più basso è per noi una soddisfazione immensa.” – ha dichiarato Andrea Vesco vincitore assieme ad Andrea Guerini della 27a edizione del GP Nuvolari.

“Siamo bresciani, ma per noi “il Nuvolari” è la gara di casa, completamente diversa dalla Mille Miglia sia per durata di percorso che per il calcolo dei punteggi – gli fa eco Guerini – Gli argentini ci hanno dato davvero filo da torcere. Grazie all’eccellente lavoro dell’organizzazione la corsa è diventata sempre più internazionale e gli avversari sempre più temibili”.

Grande prova e incredibile recupero anche per il terzo equipaggio classificato, Belometti - Vavassori con una Fiat 508 Balilla Spider Sport del 1932, che nel circuito Ariosteo di Ferrara ha dato prova di grande freddezza e abilità in tutte e tre le prove speciali. Con il risultato a podio, i veneti incamerano punti pesanti per il Campionato Italiano Grandi Eventi, del quale il gran Premio Nuvolari è stata la terza e conclusiva gara del calendario.

I risultati della terza tappa e la lucidità con cui sono state affrontate le prove speciali sono ancora più sorprendenti se si considera come la seconda giornata, tra acquazzoni torrenziali e curve insidiose, abbia messo a dura prova la resistenza degli equipaggi. Ieri, a fine giornata, con le auto trasformate in vere e proprie “barchetta”, gli equipaggi avevano fatto ritorno a Rimini accolte da un bel sole e dagli applausi del pubblico.

Dei 300 equipaggi ufficialmente partiti per affrontare i 1050 km di percorso, ben 256 hanno tagliato il traguardo dopo aver attraversato città tra cui le straordinarie Urbino, Arezzo, Siena, Ferrara, passando anche per gli autodromi di Modena e Misano e per località di suggestiva bellezza. 

Il Gran Premio Nuvolari è anche questo: un’avventura unica -  giudicata sia dagli appassionati che dai concorrenti la gara più bella del mondo - che va vissuta fino all’ultimo secondo, fatta di gioie, spirito sportivo, una buona dose di preparazione e resistenza anche agli imprevisti.

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