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PRATO, 24 SETTEMBRE 2018 – Eleganza, competizione, tradizione e cultura: sono gli ingredienti della prima edizione del Trofeo Invisa Colubris, promosso dall'associazione Arteautoprato, in collaborazione con l'AC Prato (che ha garantito il patrocinio ACI Storico), il Convitto Nazionale Cicognini, i Comuni di Prato e di Vaiano, la Provincia di Prato e l'associazione ASTAC Valbisenzio. La manifestazione si svolgerà sabato 29 e domenica 30 settembre, tra Prato e provincia, e coinvolgerà direttamente gli studenti di dieci scuole superiori del territorio. Una “due giorni” di sport, passione e sano divertimento, che punta ad avvicinare al mondo dei motori le giovani generazioni e a trasmettere ai ragazzi l'interesse per le quattro ruote.
Oltre al Convitto nazionale Cicognini, che ha subito apprezzato lo spirito del progetto e si è fatto parte attiva dell'organizzazione, hanno aderito con entusiasmo anche gli istituti scolastici Buzzi, Copernico, Dagomari, Datini, Livi, Marconi, Rodari, Keynes e il Brunelleschi di Montemurlo. Il Trofeo aspira a diventare un appuntamento fisso per la città e i Comuni vicini.
Il programma
Si comincia il pomeriggio di sabato 29 settembre, nell'ampio giardino del Convitto nazionale Cicognini, che accoglierà per l'occasione 25 auto da Rally, costruite tra il 1970 e i giorni nostri. Alle 17, dopo il saluto delle autorità, andrà in scena la sfilata “Auto & Moda”, dedicata al binomio “fashion e motori”: a ciascun bolide in esposizione verrà infatti abbinato un modello o una modella, che indosserà gli abiti ideati dagli allievi del liceo artistico Brunelleschi di Montemurlo. Spetterà ad una apposita giuria assegnare i punteggi. Saranno premiati il modello di auto più significativo e il capo più originale: entrambi riceveranno in dono un'opera, in bronzo e marmo lavorati a mano, dell'artista Gabriella Furlani. La consegna dei premi e la cena di gala (a partire dalle 21) avranno luogo nel teatro e nel refettorio dello stesso Convitto Cicognini, dove sono attese circa 250 persone.
Il giorno successivo, domenica 30 settembre, spazio ancora alle potenti auto da Rally. Intorno alle 9 del mattino piazza del Collegio sarà letteralmente “invasa” da un centinaio di vetture di ieri e oggi che si muoveranno per le strade del centro storico. La straordinaria “carovana” attraverserà piazza Duomo, piazza Mercatale, fino al viale Galilei dove di dirigerà verso Vaiano per una sosta al Museo Materia in Val di Bisenzio e allo stabilimento dell'azienda Gruppo Colle, main sponsor della manifestazione. Il gruppo ripartirà poi alla volta di Migliana e Schignano per raggiungere infine la Villa del Mulinaccio di Vaiano, scendendo lungo il tracciato della corsa dei “carretti” (più o meno a metà della gara).
Uno dei momenti più divertenti e coinvolgenti della due giorni sarà proprio la gara di “carretti”, in programma per la domenica mattina. Ritrovando lo spirito goliardico di un tempo, ventiquattro equipaggi studenteschi si sfideranno a bordo di altrettanti carretti in legno e ferro, fabbricati da Arteautoprato, ASTAC e in parte dall'istituto Marconi. Nei giorni scorsi sono stati distribuiti i mezzi ai vari istituti partecipanti, che potranno personalizzarli con colori, adesivi o altro, in base alle preferenze di ciascuna scuola. Dalle 9.30 circa alle 13, i vari gruppi (2 studenti su ogni carretto) si lanceranno in tre discese, lungo un tracciato di 1,1 km, secondo una tradizione in auge negli anni passati. Il percorso si snoderà da Schignano alla Villa del Mulinaccio, dove la manifestazione si concluderà con un grande pranzo collettivo e la proclamazione degli istituti vincitori del 1° Trofeo Invisa Colubris. I primi migliori due tempi per ogni scuola superiore concorreranno a stilare la graduatoria finale: il premio (un'opera dell'artista Gabriella Furlani) andrà all'istituto vincitore. A bordo di ogni carretto saliranno due ragazzi o ragazze: il “pilota”, seduto davanti, indirizza e orienta il mezzo, mentre il passeggero posizionato dietro ha il compito di dare velocità e frenare all'occorrenza.
Complessivamente il Trofeo ha coinvolto circa mille studenti delle scuole superiori di Prato e provincia, che collaboreranno fattivamente anche alla realizzazione degli eventi, in attività coerenti ai rispettivi indirizzi di studio: alberghiero, moda, linguistico, grafico, musicale e tecnico. Un esempio su tutti è offerto dal logo stesso della manifestazione, ideato e progettato a livello grafico dagli allievi del Marconi di Prato. L'elaborato è stato scelto nell'ambito di una sorta di concorso interno all'istituto: tutti i bozzetti realizzati per l'occasione, saranno esposti al Museo Materia durante i giorni della kermesse.
Dichiarazioni di organizzatori e realtà coinvolte.
“Quattro amici, la stessa passione, lo stesso amore per la cultura e il desiderio di riuscire a traferire i valori acquisiti nel tempo alle nuove generazioni: sono questi i motivi che ci hanno spinto a promuovere la prima edizione del Trofeo Invisa Colubris - spiegano gli organizzatori -. Quattro amici che sanno cosa significhi, anche nello ‘sport’, sacrificio e volontà, due fattori importanti per affrontare qualunque sfida. Con questo progetto vorremmo quindi riuscire a far capire agli studenti che, nel percorso scolastico come in altre occasioni della vita, come nel caso di un trofeo tra istituti, è necessario avere sempre la stessa determinazione. La conquista di un qualsiasi risultato, nella vita futura dei ragazzi, dovrà essere sempre rispettoso dei valori legati ai concetti dell’arte, della sana competizione e della cultura: ecco l’essenza di questa manifestazione”.
“La scuola – commenta la dirigente scolastica del Convitto Cicognini, Giovanna Nunziata – è il 'primo circuito' nel quale la competizione è condizione unica e indispensabile per raggiungere qualsiasi traguardo della vita. Senza 'cultura' non vi è bellezza. Senza 'storia' non vi è futuro, senza 'competizione', purché sana e costruttiva, non vi è confronto o vittoria. Scuola non è bullismo ma stimolo e i rappresentanti dei vari indirizzi di studio del Cicognini lanceranno il loro guanto di sfida per cimentarsi nella conquista di questo Trofeo, il cui valore e significato – afferma - va oltre un concetto prettamente sportivo”.
Per il presidente dell'AC Prato, Federico Mazzoni, “ogni tentativo di comunicare ai ragazzi passioni ed emozioni è un'attività socialmente importante: una vera e propria operazione di educazione civica e civile. A coloro che hanno messo il loro impegno, la competenza e l'entusiasmo per questa iniziativa – ripete Mazzoni – deve rimanere la consapevolezza di aver lavorato non solo per realizzare un bel fine settimana ma per risalire un piccolo gradino dei tanti che abbiamo, nostro malgrado, disceso negli ultimi anni. Da parte nostra, non possiamo che confermare l'impegno a sostenerla e promuoverla sotto ogni aspetto anche negli anni a venire”.
Dettagli su www.arteautoprato.com